Chi siamo

Accogliamo giovani studentesse universitarie

Il collegio canossiano Casa Canos di via Sant’Isaia dal 2001 offre ospitalità a studentesse universitarie, provenienti da tutta Italia e da diverse parti d’Europa. Lo stile che condividiamo è quello di un’accoglienza che attiva insieme percorsi formativi di vita.

La nostra piccola comunità di suore, con il prezioso aiuto di collaboratori laici, offre alle ragazze un’esperienza di arricchimento personale per crescere nell’autonomia e nella stima di sé, offrendo spazi significativi per la vita in comune.
Così si attivano quotidianamente processi di crescita per la vita adulta rispettando ogni singola sensibilità.
STORIA

Maddalena di Canossa

Maddalena di Canossa nasce a Verona nel 1774, in una famiglia nobile che apparteneva all’antico casato longobardo dei Canossa.

Sin da giovane, si interroga sul senso della propria vita e cerca un modo concreto per esprimere quell’Amore crescente che sente verso Dio e verso gli altri. Dopo l’esperienza della clausura, comprende che è proprio questo Amore a spingerla fuori dalle mura del monastero, per andare tra le strade della città ad aiutare i più poveri e bisognosi.
I primi tentativi in questa direzione sono a Verona, presso il quartiere di San Zeno: qui, Maddalena accoglie bambine abbandonate e le educa con l’aiuto di giovani donne amiche, che diventeranno le future Madri Canossiane.

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Questo sogno, che ha nel Cristo crocifisso il fulcro vitale della sua spiritualità e della sua missione, inizia a diffondersi e ad “attecchire” sempre più, fino a quando nasceranno ufficialmente le prime comunità canossiane delle Figlie della Carità (1808). Qualche anno più tardi prenderanno vita il ramo maschile dei Figli della Carità ed il coinvolgimento dei laici in questo progetto di vita comunitaria.

L’evangelizzazione, l’educazione e la cura di chi soffre diventano i punti fermi della missione di Maddalena: una linfa che, sulla scorta del suo coraggio e del suo entusiasmo, continua a scorrere anche per noi oggi.

Maddalena muore a Verona il 10 aprile 1835. Nel 1941 Pio XII annuncia la sua beatificazione e nel 1988 Giovanni Paolo II la proclama Santa.

MISSIONE

Il sogno di Maddalena

La ricerca di Maddalena parte da un’esperienza di incontentabilità e domande profonde di senso. Sin dalla giovane età abita in lei un grande sogno, che con il tempo matura e diviene realtà tangibile.
Uno su tutti è il valore che Maddalena intuisce nel Signore Crocifisso: l’Amore. E comprende che questo Amore è la chiave di ogni cosa.

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Amare Dio e le altre persone significa lasciarsi plasmare dal Crocifisso: non si tratta solo di un amore che accetta di soffrire, ma di un amore che ha risorse creative ed è capace di rispondere ai bisogni delle persone in qualsiasi condizione storica.

Maddalena desidera mettere in circolo l’Amore incondizionato ricevuto dal Signore attraverso gesti di tenerezza, che possono alimentare la vita fraterna e quella ministeriale. Capisce che questo sogno può essere realizzato attraverso alcuni ministeri di carità che ancora oggi accompagnano le nostre scelte comunitarie:

  • la formazione e l’educazione della persona in tutte le sue dimensioni;
  • l’accompagnamento in percorsi di fede e facendo conoscere il Signore come un Padre e una Madre che amano e desiderano il bene dei propri figli fino in fondo;
  • l’assistenza agli ammalati, per portare consolazione e accompagnamento spirituale;
  • la collaborazione con i laici nei diversi ambiti di vita per costruire nell’oggi il futuro.
CASA CANOS A BOLOGNA

Una grande casa tra tante

La Casa Canossiana di via Sant’Isaia 63 ha una lunga storia e negli anni ha cambiato volto donando attenzione a molteplici generazioni. Oggi offre ospitalità a giovani studentesse universitarie provenienti dalle diverse regioni d’Italia e dall’Europa, per vivere un’esperienza che favorisca lo studio e la crescita nell’autonomia e nella responsabilità, in un clima di grande apertura, di condivisione e di formazione. Una parte della casa è inoltre riservata a persone che giungono a Bologna per soggiorni brevi.

Alcuni frammenti di storia ci raccontano che nell’agosto 1877 giunsero a Bologna le prime suore Canossiane, per iniziativa del Card. Parrocchi. Fin da subito, pur in condizioni di estrema povertà ed essenzialità, cominciarono ad accogliere bambine e ragazze cieche di cui le mamme non si potevano occupare per motivi lavorativi, lasciandole abbandonate alla strada. A queste giovani, le suore offrivano una nuova prospettiva di vita oltre ad una formazione umana e spirituale.

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Sorgeva così il primo Istituto di accoglienza a Bologna per ragazze non vedenti, alle quali si aggiunsero ben presto altre giovani bisognose, dando inizio ad una “piccola scuola”, con semplici mezzi messi a disposizione da alcuni benefattori.

La richiesta di accoglienza aumentava e dopo circa un anno, con l’arrivo di altre suore, si poté organizzare la scuola materna e la scuola elementare (1 maggio 1879); successivamente si diede inizio anche alla scuola media e ad alcuni corsi per abilitare le ragazze a lavori domestici.

Nella seconda metà del ‘900 nasceva anche il bisogno di alloggio da parte di studentesse universitarie e lavoratrici (ottobre 1975). Per rispondere a questa nuova esigenza, dopo una attenta riflessione, l’Istituto diede inizio ad una grande ristrutturazione della casa, al fine di renderla accogliente e adeguata alle esigenze delle universitarie.

Il 2 febbraio 2001, dopo più di 2 anni di lavori, la nuova casa, con le prime 4 suore, era nuovamente pronta per riaprire le porte alle giovani. La comunità, affiancata da alcuni laici, cominciava a muovere i primi passi verso un cambiamento di stile per offrire non solo una camera in cui alloggiare, ma soprattutto un ambiente familiare dove poter crescere e maturare. Dal 2001 ad oggi tante universitarie continuano a scegliere di abitare Casa Canos.

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